Volare sull’Umbria in Mongolfiera: un’Esperienza Fantastica

Chi non ha mai sognato, almeno una volta nella vita, di volare in mongolfiera? Staccarsi leggeri da terra e ritrovarsi in cielo trasportati dal vento. Questa è una di quelle esperienze che ho sempre desiderato fare sin da quando ero bambina, ma se mi avessero detto che un giorno sarei salita a bordo di uno di quegli enormi e coloratissimi palloni non ci avrei mai creduto. E invece  l’ho fatto davvero, ho sorvolato la mia Umbria in mongolfiera, sopra le colline intorno a Gualdo Cattaneo, ed è stata un’esperienza incredibile!

L’opportunità è arrivata il 01 Agosto 2023 (data che non dimenticherò mai), quando in occasione dell’Italian International Ballon Grand Prix, Dave, Wendy, Andy e Lauren mi hanno invitata a salire a bordo della loro mongolfiera. Andy e Lauren sono arrivati qui in Umbria dall’Inghilterra appositamente per partecipare alla manifestazione, Dave e Wendy invece, anche loro Inglesi, vivono e lavorano a Mondovì e sono ormai dei veterani di questo Grand Prix.

L’Italian International Ballon Grand Prix è ormai diventato uno degli eventi più attesi in Umbria, che ogni anno attira un numero sempre maggiore di visitatori da tutta Italia ed oltre, sia grandi che bambini. Quest’anno sono quasi 80 gli equipaggi che, con i loro palloni giganti, sono pronti a creare la magia nei cieli dell’Umbria.
Quella su cui ho volato è una bellissima mongolfiera super colorata con un pallone a strisce azzurre, rosa, rosse, gialle ed arancio alternate ad altrettante strisce nere che rendono ancora più brilanti gli altri colori. Nella cesta in vimini, anche detta “gondola”, trovano posto un massimo 4 persone. Io sono salita a bordo con Dave, Andy e Lauren, mentre Wendy si è occupata del recupero post atterraggio. Ma cominciamo dal principio.

Le fasi di Preparazione e Gonfiaggio

La sveglia suona alle 04:00 del mattino perché, per assistere alle fasi di preparazione e gonfiaggio prima del decollo, bisogna arrivare sul campo quando è ancora buio. Per chi non è abituato questa è sicuramente una “levataccia” ma per chi vola in mongolfiera è un orario molto familiare, soprattutto in estate: le mongolfiere infatti sfruttano l’aria calda che si crea all’interno del pallone per salire verso l’alto, più la temperatura all’esterno è fredda più sarà facile per la mongolfiera alzarsi in volo.
Vedere come prende vita una mongolfiera è un momento affascinante: prima di tutto si distende a terra il telo del pallone sgonfio e si collega alla cesta, poi con un ventilatore si inizia a mandare dell’aria all’interno dell’involucro che piano piano comincia a gonfiarsi. A questo punto i piloti azionano i loro bruciatori a gas per riscaldare l’aria con le fiamme e completare così il gonfiaggio. La pista del Parco Acquarossa in questo momento è un vero e proprio spettacolo, ancora immersa nel buio ma illuminata qua e là dalle fiamme dei 78 palloni che partecipano a questa 36esima edizione dell’Italian International Ballon Grand Prix.
Mongolfiere in Umbria
Resto incantata ad osservare questi giganti colorati che pian piano crescono intorno a me e alle centinaia di visitatori giunti per l’occasione. “Claudia, jump in” mi dice Dave ad un tratto, io non me lo faccio ripetere due volte, metto un piede nella fessura della cesta ed in un attimo sono a bordo.  Con un breve breafing Dave mi spiega le poche ma importanti regole per volare in sicurezza e così vengo anche a scoprire che proprio oggi si tiene una delle 3 gare previste dall’evento ed io ne farò parte… la cosa si fa ancora più eccitante!

Ecco in cosa consiste la competizione del giorno, la “Caccia alla Volpe” (o “Fox and Hounds” in Inglese): uno degli aerostati, riconoscibile da un lungo nastro che pende dalla cesta, interpreterà la volpe e si alzerà in volo prima di tutti gli altri iniziando la sua “corsa”. Le altre mongolfiere dovranno inseguire il pallone in fuga, vince chi atterra il più vicino possibile al punto di atterraggio della “volpe”.

Come funziona una mongolfiera

La mongolfiera non ha comandi, lei va dove la porta il vento!” afferma Andy. Il volo in mongolfiera è una vera e propria avventura in pieno stile slow-travel: decidi dove decollare ma non puoi decidere dove atterrare e nel frattempo ti godi il viaggio lento.
IL FUOCO: Il bruciatore a gas trasforma il propano in fiamma che scalda l’aria all’interno dell’involucro. Riempiendosi di aria calda la mongolfiera diventa più leggera e quindi sale verso l’alto.
Bruciatore della Mongolfiera
IL VENTO: Il vento decide la direzione da prendere e ci guida durante il percorso. Senza vento non si vola!
IL GAS: All’interno della cesta si trovano delle bombole di gas che sono collegate al bruciatore.  La durata massima del volo dipende dalla quantità di gas trasportato.
IL PILOTA: Avere un pilota esperto e qualificato è fondamentale, deve essere capace di leggere gli strumenti di bordo, studiare il vento ed avere piena conoscenza del mezzo che sta pilotando. Le correnti d’aria infatti sono come delle strade invisibili che il pilota riesce abilmente ad intercettare, così facendo può studiare la strategia migliore per dirigersi verso la giusta direzione e quindi anche verso punti di atterraggio sicuri. Beh che dire, nella mia mogolfiera di piloti esperti e qualificati ce n’erano ben 2: Dave e Andy.
IL METEO: Le condizioni meteo favorevoli sono indispensabili per volare in mongolfiera. Se la temperatura esterna è troppo calda spiccare il volo è difficile e rischioso e per questo, soprattutto in estate, i voli avvengono all’alba. Inoltre il pilota deve essere in grado di vedere dove va quindi, in caso siano previsti nebbia, pioggia o vento forte, può decidere di annullare il decollo. La sicurezza prima di tutto!

Cosa si prova a volare sull'Umbria in Mongolfiera

Quando la mongolfiera si stacca da terra ed inizia ad alzarsi in volo il paesaggio, illuminato dalle prime luci dell’alba, mi appare in tutta la sua bellezza. Il silenzio è interrotto solo dal “rumore” frusciante e cadenzato della fiamma che esce dal bruciatore. Questa fiamma enorme sopra la nostra testa, che entra nel pallone illuminandolo come fosse una lampadina, è davvero spettacolare, quasi ipnotica.
Vedere il Parco Acquarossa, con i suoi campi, i laghetti e la pista che pian piano si fa sempre più piccola mi lascia senza fiato. Stiamo volando sull’Umbria in mongolfiera e siamo letteralmente circondati da tantissimi altri palloni giganti che come noi stanno salendo in cielo leggeri, molte di queste mongolfiere sono proprio sotto di noi e devono ancora spiccare il volo.
Panorama Umbria in Mongolfiera
Si potrebbe pensare che il decollo sia qualcosa di adrenalinico e invece no, in mongolfiera ci si solleva dolcemente in verticale e, più che adrenalina, si è pervasi da un assoluto senso di pace, di leggerezza e di tranquillità. Si ha quasi la sensazione di non muoversi, di essere sospesi in aria, eppure in poco tempo ci ritroviamo a raggiungere i 2300 piedi (700 metri) di altitudine.
Ma il bello della mongolfiera è che puoi anche decidere di volare più in basso, avvicinandoti ai borghi e alle vallate, accarezzando le cime degli alberi o sfiorando gli specchi d’acqua.
Volo in Mongolfiera sul laghetto
Incantati dal meraviglioso spettacolo che ci circonda abbiamo quasi perso di vista la nostra “volpe”, ah no eccola là dritta davanti a noi. Continuiamo a seguirla mentre il vento ci trasporta sopra Gualdo Cattaneo e poi ancora verso Bevagna, riconosco la Chiesa di San Michele e Piazza Silvestri con la sua fontana Maggiore, riesco a scorgere persino le fonti accanto all’ingresso di Porta Todi. Volare in mongolfiera mi permette di apprezzare il paesaggio della mia Umbria da una prospettiva insolita e privilegiata, sembra quasi di trovarsi difronte ad un’antica mappa medievale dove sono segnati i castelli, le chiese, i ruscelli e i boschi.
Volare sull'Umbria in Mongolfiera, i Panorami
Con l’alzarsi del sole, le colline, gli uliveti, i campi coltivati e le montagne intorno a noi cambiano pian piano colore, rendendo il panorama davvero unico. Il volo procede dolce e tranquillo, tra una chiacchiera e l’altra, senza sobbalzi o accelerazioni, senza che si percepisca un filo di vento o uno spostamento d’aria. Sembrano passati solo pochi minuti da quando abbiamo lasciato il Parco Acquarossa ed invece siamo in volo già da un’ora e mezza ed io ho praticamente riempito la memoria del mio smartphone di foto e video. È arrivato il momento di ritornare con i piedi per terra.

L'Atterraggio

L’atterraggio è forse il momento più delicato di tutto il volo, bisogna trovare un luogo idoneo, non troppo in pendenza e senza particolari ostacoli, come alberi, case e tralicci della corrente. A dirlo sembra facile, ma ti assicuro che non lo è, soprattutto se ci si trova in una zona mai esplorata prima. Individuiamo un campo nei pressi di Bevagna che sembra perfetto per il nostro scopo e ci prepariamo a scendere. Giusto il tempo di qualche ultimo scatto e via, ora bisogna aggrapparsi agli appoggi e piegare leggermente le gambe per attutire l’eventuale urto o rimbalzo nel momento in cui la cesta tocca terra.
Qualche secondo e siamo atterrati, così dolcemente che non si è sentito nemmeno un piccolo ballonzolio!
Non possiamo scendere subito perché, con il pallone ancora gonfio di aria calda, togliendo peso la mongolfiera potrebbe risalire. Restiamo quindi ancora un po’ nella cesta e nel frattempo indichiamo a Wendy la nostra posizione per venirci a recuperare.
Dopo qualche minuto eccola arrivare con fuoristrada e rimorchio. All’ok del pilota scendiamo dalla mongolfiera uno alla volta e, armati di tanta pazienza e spirito di squadra, ci mettiamo tutti a lavoro per sgonfiare e riavvolgere il pallone. Pensa che questo gigante colorato va riposto in un borsone che misura appena un metro quadro, (o poco più). Mary Poppins in confronto è una dilettante!
Wendy ha l’avventura nelle vene e senza batter ciglio si mette in ginocchio sulla stoppia del grano mietuto da poco per fare questo lavoro. Carichiamo tutto nel rimorchio e siamo pronti a tornare al Parco Acquarossa, sono le 09:30 di mattina e per noi è arrivata l’ora della colazione.
Volare sull’Umbria in mongolfiera è un’esperienza incredibile che unisce e aggrega, sin da subito ti senti parte del team. Sono partita da casa un po’ assonnata e sono tornata piena di gioia, emozionata e grata di aver vissuto quest’avventura unica che porterò sempre nel cuore, ma soprattutto con quattro amici in più! 

Hai mai provato l’emozione di volare in mongolfiera? Se si, dove?
Raccontamelo nei commenti e se vuoi venire in Umbria per ammirare questo incredibile spettacolo continua a seguirmi sui miei canali social:

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ClaudiaBosi
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