Vita da Assistente di Volo: Domande Frequenti

Il lavoro da assistente di volo desta sempre molta curiosità tra la gente, un po’ per il particolare stile di vita ed un po’ perché non capita tutti i giorni di incontrare una hostess o uno steward. Ricevo spesso un sacco di domande sulla mia carriera e sulla mia vita da assistente di volo ed io rispondo sempre molto volentieri perché mi piace condividere la mia passione con gli altri.

Ho raccolto qui le domande più frequenti e spero che le mie risposte possano soddisfare la tua curiosità e magari, perché no, esserti di ispirazione per intraprendere questo meraviglioso percorso.

Vita da Assistente di Volo Q&A

1) Con quale compagnia lavori?
Emirates.

2) Qual’è la tua base?
Dubai. Tutti gli assistenti di volo Emirates vivono a Dubai perché la compagnia non ha altre basi in giro per il mondo.

Cosa vedere a Dubai in 5 giorni: Dubai Marina

3) Quanti Paesi hai visitato finora?
Ho già visitato più di 65 Paesi, toccando tutti e 5 i Continenti, ma la lista è ancora lunga.

4) Quanti voli hai al mese?
Non c’è un numero fisso di voli al mese perché molto dipende dal tipo di voli che ti vengono assegnati ma diciamo che in media si possono avere dagli 8 ai 10 voli, tra tournaround e layover.

5) Che differenza c’è tra layover e tournaround?
I Tournaround sono voli brevi andata/ritorno senza permanenza nella destinazione, i Layover invece sono dei voli più lunghi che richiedono un riposo a destinazione per l’equipaggio. Se vuoi approfondire l’argomento leggi il mio articolo su Cosa sono i voli tournaround, layover e multisector.

6) Puoi scegliere tu i tuoi voli?
No, ma ogni mese hai la possibilità di indicare fino a 5 preferenze.

7) Quali sono i requisiti per diventare assistenti di volo Emirates?
Prima di tutto in Emirates bisogna avere almeno 21 anni (perché questa è l’età minima per bere e servire alcolici negli Emirati Arabi Uniti), non c’è invece un limite massimo di età per candidarsi ma bisogna tenere presente che qui gli assistenti di volo terminano la loro carriera al compimento dei 50 anni. Bisogna poi avere un diploma di maturità ed è preferibile avere esperienza nel settore del Customer Service/Hospitality. È fondamentale saper parlare Inglese fluentemente (ben venga se si conoscono anche altre lingue) e raggiungere l’altezza di 212 cm con la punta delle dita. Devi inoltre essere in grado di lavorare bene in team ed avere una spiccata personalità.

8) Bisogna aver lavorato in altre compagnie aeree prima di poter entrare in Emirates?
No, se hai tutti i requisiti che ti ho elencato sopra e superi la selezione riceverai la Golden Call e ti dovrai trasferire a Dubai. Qui Emirates ti fornisce il suo training e questo è tutto ciò che serve per iniziare la tua vita da assistente di volo.

9) Quanto dura il training? È difficile?
Il training dura circa 2 mesi e sono 8 settimane intense in cui passerai l’intera giornata al Training College tra lezioni teoriche e prove pratiche, una volta a casa poi dovrai ancora studiare. In questo periodo gli istruttori ti insegneranno di tutto e di più: dalle procedure di sicurezza ed emergenza al servizio di bordo, da come truccarti e pettinarti a come interagire con persone di culture e backgrounds diversi. Il corso è diviso in vari moduli ognuno dei quali si concentra su un diverso aspetto del ruolo di assistente di volo, il training è molto intenso e rigoroso ma alla fine ne uscirai preparatissima!

Vita da assistente di volo: Emirates Training
Emirates Training College

10) Quanto costa il training di Emirates?
È gratis.

11) Hai mai avuto personaggi famosi a bordo?
Si, lavorando in una delle più prestigiose compagnie aeree al mondo, capita molto spesso di avere a bordo dei VIP, ma capita anche spesso di incontrarli nei nostri hotel durante i layover.

12) Se si, chi è il tuo preferito?
Se proprio devo sceglierne uno direi Vittorio Brumotti di Striscia la Notizia perché abbiamo passato un po’ di tempo a parlare durante il volo e si è rivelato una persona molto simpatica, socievole, gentile e disponibile, con una gran passione per quello che fa… proprio come me!

13) Quante e quali lingue parli?
Parlo fluentemente Inglese e Francese, oltre all’Italiano ovvio!

14) Per vivere a Dubai bisogna saper parlare Arabo?
No, pur essendo la lingua ufficiale di Dubai, questa città è molto cosmopolita e qui tutti parlano Inglese, quindi non è nemmeno facile imparare l’Arabo vivendo qua. In 6 anni a Dubai ho imparato solo qualche parola o frase: come ad esempio i saluti, grazie e prego, tè, l’annuncio di benvenuto a bordo e gli annunci della Metro… ahahah
La mia parola preferita in Arabo? Habibi. Letteralmente significa “amore” ma si dice un po’ a tutti: agli amici, ai colleghi e per chiamare qualcuno di cui non sai o non ricordi il nome! Ed ora Halas (“basta così”)

15) Qual è il volo più lungo che hai fatto?
Dubai-Auckland (Nuova Zelanda). 17 lunghe ore di volo all’andata e pressoché altrettante al ritorno. In voli come questo è facile perdere la connessione del tempo, ad un certo punto non ti rendi più conto di che ore sono, da quanto tempo stai volando e quanto manca per atterrare… anche per questo l’orologio è parte della divisa. La destinazione però è talmente bella che ti fa subito dimenticare da quante ore ormai non dormi più!

16) E il volo più breve?
Muscat in Oman, meno di un’ora di volo a settore ed una volta rientrata alla base hai il resto della giornata libero.

17) Qual è la tua destinazione preferita?
Bali!

18) Cosa fai durante un layover?
La mia attività preferita è visitare la città o ciò che offre di bello la destinazione. C’è da dire che dopo qualche anno gli assistenti di volo tendono a restare di più in hotel per riposarsi: dormono, guardano Netflix o vanno un paio d’ore in palestra e se proprio escono è solo per fare shopping. Questa cosa la trovo un po’ triste, io non ho ancora perso la mia curiosità ed il mio spirito di avventura e spero di non perderli mai, il mondo è troppo bello per passare la vita in hotel!

19) Preferisci lavorare in Economy, Business o Prima classe?
Attualmente lavoro in Business Class dopo 3 anni passati in Economy e devo dire che è stato un bel cambiamento. Qualche volta mi capita di aiutare in Prima Classe ed un paio di volte mi è stata anche assegnata quella posizione per l’intero volo. Lavorare in Prima Classe non è male ma resta il fatto che io ho un debole per la Business Class!

20) Perché sei diventata assistente di volo?
Perché è sempre stato il mio sogno, sin da quando ero bambina. Un sogno che ben presto è trasformato in obiettivo e poi è diventato realtà! Credo sia il lavoro ideale che ti permette di viaggiare, vedere il mondo e guadagnare allo stesso tempo.

Vita da Assistente di Volo Emirates: da sogno a realtà
Emirates Graduation Day

21) Ti è mai capitato di incontrare lo sceicco di Dubai?
Si, non è difficile incontrarlo in giro per Dubai o agli HQ (la nostra sede), a volte persino a bordo.

22) Qual è la domanda più frequente a bordo?
Domanda: “Posso fare l’Upgrade gratuito?”
Risposta: “Lei è fortunato perché oggi c’è posto in Business Class, tuttavia l’Upgrade costa …., è ancora interessato?”

23) È difficile conciliare questo lavoro e la famiglia?
L’ideale sarebbe intraprendere la carriera di assistente di volo intorno ai vent’anni per sfruttare al massimo tutto ciò che questo lavoro offre di bello e senza troppi legami, ma niente è impossibile! Io sono entrata in Emirates a 29 anni ed ero già sposata da un anno, di certo non è stato facilissimo (soprattutto all’inizio) ma poi ci si abitua e tutto diventa più semplice. In Emirates anche i familiari più stretti (mariti, mogli, genitori e figli) godono di tanti sconti e vantaggi: ad esempio Nicola vive a Dubai con me, lavora ed ha le sue amicizie, spesso nei suoi giorni liberi viene in layover con me, pagando soltanto il 10% del biglietto aereo e alloggiando nel mio stesso hotel senza dover spendere un soldo. 
Molte mie colleghe hanno dei figli, loro continuano a volare, i loro mariti lavorano ed i bimbi trascorrono molto tempo con le babysitters (che normalmente abitano nella stessa casa di chi le assume). Io con un figlio non so se riuscirei a farlo ma credo che il segreto sia trovare il proprio equilibrio per essere felici.

24) Sei soddisfatta del tuo stipendio?
Assolutamente si! Non lo nego, per i primi mesi di volo lo stipendio non è proprio wow, ma poi va decisamente meglio. Oltre allo stipendio base (che è una quota fissa) e alle ore di volo (che variano di mese in mese ma in genere si aggirano attorno alle 100/120 ore mensili), a bordo si ha anche l’opportunità di poter lavorare come Duty Free Operator e guadagnare una percentuale dalle vendite. Inoltre c’è il bonus annuale e la possibilità di salire di livello fino a diventare Purser, che è il responsabile di tutti i Cabin Crew a bordo. Ad ogni promozione aumenta anche lo stipendio.

25) Ti piace lavorare in Emirates?
Si! Amo follemente la mia vita da assistente di volo, adoro Emirates e mi piace anche Dubai.

26) Quali sono le maggiori difficoltà di questo lavoro?
– Gli orari
: tante ore di volo, sveglie assurde a qualsiasi ora del giorno o della notte, adattarsi ai fusi orari, mancanza di ore di sonno e di riposo, jet leg;
– Le situazioni di emergenza a bordo: capita spesso di dover affrontare dei casi di emergenza (perlopiù medica) a bordo, tra le situazioni più comuni ci sono svenimenti, attacchi di panico, calo di zuccheri… Di solito non sono cose gravi ma possono essere abbastanza stressanti, niente comunque che non si possa gestire, gli assistenti di volo sono ben preparati a tutto!
– Lavorare ogni volta con equipaggi diversi: a me questa cosa piace molto in realtà ma capisco che possa essere un’arma a doppio taglio, da un lato impari ad entrare subito in sintonia con persone di nazionalità, culture e background diversi, dall’altro bisogna stare attenti a non creare incomprensioni o spiacevoli attriti. Capita spesso di creare un forte legame di amicizia con qualche collega durante un solo unico volo e poi non avere più occasione di rincontrarsi ancora!

27) Qual è il volo che preferisci fare?
Tra tutti i voli Roma resta il mio preferito perché quando vivi all’estero è sempre bello poter riabbracciare i tuoi famigliari, anche se solo per un giorno. A Roma riesco spesso ad incontrare i miei genitori ed i miei amici e questo mi rende felice. A questo proposito comunque ho stilato una lista dei miei voli migliori e peggiori, dai uno sguardo.

28) In quali tipi di aerei voli?
Con la mia licenza posso operare negli Airbus A380 e nei Boeing 777, ma ricordo con piacere i tempi in cui ero nella “Main Fleet” e volavo nei “piccoli” A330/A340 e A350 oltre al Boeing 777.

29) Quanto tempo impieghi a prepararti per un volo?
Io amo fare le cose con calma, quindi di solito ci metto circa due ore: per fare la doccia, mangiare un boccone prima della partenza, vestirmi, truccarmi e pettinarmi. Di solito le valigie le preparo prima quindi non devo preoccuparmi di farle all’ultimo minuto.

30) Preferisci i voli di mattina o di sera?
Io di solito mi sveglio presto quindi preferisco i voli che partono di mattina, faccio invece più fatica quando devo riposarmi nel pomeriggio per un volo serale.

31) Ti piace la tua divisa?
Si, mi piace tantissimo, talmente tanto da aver dedicato un articolo intero alla divisa Emirates.

32) Qual è il tuo hotel preferito?
Quasi tutti gli hotel in cui alloggiamo nel Sud-Est Asiatico sono dei veri e propri resort di lusso con ogni comfort ma il più bello in assoluto per me era il Westin Resort Nusa Dua a Bali, un hotel da sogno in una location da sogno!
Purtroppo ormai da un po’ non alloggiamo più lì ma anche il nuovo hotel non è niente male.

Vita da Assistente di volo: Hotel di lusso a Bali
Westin Resort Nusa Dua, Bali

33) Dove hai fatto la selezione?
L’ho fatta a Roma.

34) Quale destinazione ti piacerebbe visitare?
Mi piacerebbe tantissimo andare in Egitto a vedere le Piramidi, la Sfinge, il Museo Egizio e tutte le bellezze artistiche e paesaggistiche di questo meraviglioso Paese ricco di storia. Nella mia vita da assistente di volo Emirates ho volato tante volte al Cairo ma, essendo un tournaround, non ho mai avuto la possibilità di visitarla. In realtà io e Nicola avevamo proprio pensato a questa destinazione per le nostre prossime ferie ma poi è arrivata la pandemia che ha mandato a monte tutti i nostri piani e la vacanza ormai è rimandata a data da destinarsi.

35) Come fanno gli assistenti di volo a gestire i passeggeri “difficili”?
Bella domanda! Gli assistenti di volo sono degli esperti nel gestire con garbo e professionalità i passeggeri “difficili”, che creano problemi o danno fastidio agli altri. Sanno come ridimensionare le situazioni di tensione e sono in grado di individuare potenziali problemi prima che la situazione vada fuori controllo.
Se un passeggero crea fastidio o mette a rischio la sicurezza a bordo, gli assistenti di voli possono intimargli di calmarsi, cambiargli posto e nei casi più gravi mettere in atto le pratiche di contenimento fisico ed informare la polizia aeroportuale.
La priorità assoluta di ogni assistente di volo è garantire sempre la sicurezza dei passeggeri, dell’aeromobile e del resto dell’equipaggio.

Per il momento le domande finiscono qui, ci tengo comunque a precisare che tutto quello che ho scritto in questo articolo riguarda la mia personale esperienza e le mie opinioni, non quelle della mia compagnia. Le condizioni cambiano da una compagnia all’altra, da un paese all’altro e con il tempo vengono anche aggiornate quindi, se vuoi entrare a far parte di questo fantastico mondo dell’aviazione informarti bene nei siti ufficiali prima di inviare la tua candidatura.

Che tu abbia letto il mio articolo perché vuoi intraprendere la carriera da Cabin Crew o che la tua sia semplicemente curiosità per questo affascinante mondo, sono lieta di averti raccontato la mia vita da assistente di volo e spero che le mie risposte possano esserti d’aiuto e d’ispirazione.
Hai altre domande in mente? Scrivile nei commenti sotto a questo post, sarò felice di risponderti… e ricordati di seguirmi sui social:

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ClaudiaBosi
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